Cluny Brown, tradotto in italiano con la tipica “locuzione-generica-da-film-romantico” tanto in voga in quell’epoca “Tra le tue braccia” (!?), è un film originale anche per gli standard di Ernst Lubitsch, e scusate se è dir poco. In pieni anni ’30 questo signore ha fatto film dove si parla candidamente di menàge a trois, e ha costruito un’intera carriera holliwoodiana su trame ricche di colpi di scena considerati pruriginosi per i tempi.
Archive for the ‘anni ’40’ category
Cluny Brown
16 Maggio 2012Gilda, ovvero: il fascino di un mistero
23 Maggio 2010“Gilda”: il mito di Rita Hayworth, ai massimi livelli, bellissima e maledettamente brava. Un film che ha uno status quasi mitico.
Da vedere, assolutamente, ma dopo un’attenta e meditata sospensione del giudizio. Questo film non va capito, va gustato. Cercate di seguirne la trama e vi rovinerete buona parte del suo sapore. “Gilda” è in questo aspetto molto simile ad un altro grandissimo capolavoro della stessa annata (correva il 1946), “Il grande freddo”: in entrambi i film la storia d’amore tra i protagonisti si accompagna ad un intreccio di malavita, complotti, poliziotti corrotti e gangster che difficilmente si riesce a seguire. (altro…)
Rebecca – La prima moglie
9 Maggio 2010A volte le aspettative ci fregano. Non ne avevo nessuna per “Il caso Paradine”, che infatti ho trovato meraviglioso, mentre ne avevo parecchie per “Rebecca”.
Primo film americano di Hitchcock e unico della sua carriera a vincere un Oscar come miglior film, è al 97° posto deo migliori film dell’IMDB e ha una notevole fama anche tra i non appassionate. Ha un cast stellare che vanta due attori insigniti per meriti teatrali dalla Regina in persona (Sir Laurence Olivier e Dame Judith Anderson), Joan Fontaine nell’interpretazione che l’ha resa celebre, George Sanders in una parte sgradevole perfetta per lui e l’ex Sherlock Holmes Nigel Bruce nella parte (elementare!) dell’investigatore. Ha anche una fotografia celeberrima e una direzione artistica che ha fatto scuola, con i suoi interni gotici e la sua ricostruzione meticolosa del “tipici” castello inglese. Le aspettative insomma non mancavano, anzi…
La storia raccontata è senza dubbio unica. Tratto da un celebre romanzo di Daphne Du Maurier, “Rebecca” ha per protagonista una fanciulla giovane, timida, innocente che si trova a perdersi una foresta oscura. Non è un caso se il film è stato definito (da nientemeno che Truffaut) “una fiaba”: gli elementi ci sono tutti. L’eroina senza nome, la strega, gli aiutanti, il principe. (altro…)